sabato 14 ottobre 2017

INTERVISTA A MR. CESARIO

Romano di nascita, vastese d’adozione, geometra per conto di Rete Ferroviaria Italiana, padre del bomber Michele, Roberto Cesario è uomo di calcio e persona pacata. Dopo esserci “annusati” per un po’, ci incontriamo finalmente in un momento particolarmente felice per il calcio casalese.
Domanda)Mister, partiamo dalla stretta attualità. Si aspettava questo inizio di stagione così positivo, primi in classifica dopo 7 giornate e qualificati al secondo turno di Coppa?
Risposta)La speranza di far bene l’ho avuta sin dal primo giorno, ma il livello raggiunto è stata una sorpresa anche per me. La squadra era nuova, cambiata profondamente in molti ruoli. L’assenza di Di Pasquale (ndr- dovrà operarsi, stagione compromessa per lui), uomo faro del centrocampo, ha contribuito a complicare le cose. Proprio per favorire il processo di crescita e di amalgama dei giocatori avevo chiesto al Patron Santoro di organizzare il più amichevoli possibile in trasferta e con avversari di qualità in fase di precampionato e sono stato accontentato pienamente. La squadra è stata costruita con intelligenza ed il lavoro svolto ci sta premiando.
D)Cosa l’ha convinta a scegliere Cas
albordino?
R)L’anno scorso ero alla guida della Juniores Nazionale della Vastese, ma ciò non mi ha impedito di seguire le vicende di mio figlio Michele. Lo vedevo entusiasta dell’esperienza che stava vivendo, come entusiasta e carico, da quel che osservavo dall’esterno, era tutto l’ambiente casalese. Il contatto con Santoro è stato quasi inevitabile, è scattato immediatamente il feeling tra noi e l’accordo per la guida tecnica è stato raggiunto in 5 minuti. Ho trovato una persona (Santoro) motivata, competente, presente h24, insomma quanto di meglio un tecnico possa desiderare. Il progetto è partito in modo intelligente, abbiamo cercato i giocatori giusti sia sotto il profilo tecnico che caratteriale ed è così che abbiamo costruito la stragrande maggioranza del gruppo.
D)Qual è, se c’è, il suo modulo di gioco preferito?
R)Parlare di numeri, oggi come oggi, credo sia riduttivo. Importante è la filosofia di gioco con una squadra completa in tutte le sue fasi e soprattutto capace di interpretare le varie partite che sono una diversa dall’altra. Se proprio devo fare una scelta mi limiterei al modulo con la difesa a quattro, la base su cui poi impostare il resto dello schieramento. Ampiezza e profondità sono i concetti base, ovvio poi che con due ali come le nostre (ndr- Luca Galiè e Verri) che sono più attaccanti che centrocampisti il 4-3-3 risulti il modulo più congeniale. L’obiettivo, come insegna Guardiola, è muoversi per far muovere l’avversario.
D)Gli ultimi arrivi, Stango e Perdonò, sono andati a completare il reparto di centrocampo. Giocatori entrambi di sostanza e personalità, ma un po’ troppo fallosi. In poche partite hanno già collezionato insieme un’espulsione e 7 ammonizioni. C’è da preoccuparsi?
R)Direi di no. Sono due ragazzi che hanno voglia di mettersi in mostra, il loro agonismo è positivo per l’intera squadra. Avendo giocato per la maggior parte in campionati pugliesi, devono solo prendere maggiore confidenza con il metro di direzione arbitrale qui in Abruzzo che è diverso e più fiscale. Per ovviare a questo aspetto disciplinare ho suggerito loro di giocare con pochi tocchi in modo da essere più liberi e togliersi l’assillo dell’avversario addosso.
D)Vogliamo dare uno sguardo ai singoli reparti ?
R)In porta direi che Forlani non si discute. Della difesa sono molto soddisfatto, tenuto conto che su 4 elementi abbiamo ben 3 fuori quota. La coppia centrale, Triglione e Frangione, è ben assortita, come esterni abbiamo Di Foglio (attualmente ai box per un affaticamento muscolare), Della Rocca, Santini e lo stesso Rossi che considero un giocatore poliedrico in grado di fare sia l’esterno basso che alto. A centrocampo, in attesa che Perdonò raggiunga la miglior forma, possiamo contare su una garanzia come Luciano Galiè, voluto fortemente dal sottoscritto, e su una bella scoperta come Stafa che è stata una scommessa vinta dal Patron Santoro, senza dimenticare ovviamente Stango. In avanti, oltre a due esterni rapidi ed incisivi come Luca Galiè (anche lui ai box per infortunio) e Verri, c’è il duo Rispoli (il terzo infortunato) e Cesario che volendo possono tranquillamente coesistere dato che Michele è classica punta centrale, mentre Rispoli (altra scommessa vinta da Santoro) ama più svariare.
D)Come giudica la prestazione di Natalini e Marchioli partiti dall’inizio con il Piazzano?
R)Ovvio che debbano ancora crescere: per il primo (un classe 2000) è normale pagare dazio quando si passa dagli Allievi ad un Campionato di Promozione, per il secondo credo si tratti più che altro di autostima, un problema su cui sta lavorando visto che le qualità tecniche ci sono.
D)Il fatto di essere contemporaneamente padre e allenatore di Michele le crea problemi?
R)Assolutamente no. Per me è un giocatore esattamente come tutti gli altri. Forse il problema può essere suo, visto che per lui l’allenamento continua anche quando per gli altri è finito, visto che si torna insieme a casa e che continuo ad “istruirlo” pure dopo.
D)Che tipo di stagione sarà e dove potrà arrivare il Casalbordino?
R)Una stagione molto equilibrata visto che non ci sono ammazzacampionati come accaduto in passato. Per poter capire qualcosa di più dovremo aspettare dicembre con la fine del girone di andata e la contemporanea riapertura del mercato invernale. Tutte le squadre faranno le loro personali valutazioni, chi si troverà a lottare per le prime piazze (come pure per le ultime)vorrà rafforzarsi,chi si troverà in posizione tranquilla magari opererà meno, vedremo numerosi cambi di casacca con nuovi equilibri. Quanto a noi non mi sento ad oggi di fare previsioni se non garantire il massimo impegno sino alla fine. Andiamo avanti partita per partita sempre con l’obiettivo dei 3 punti anche se obiettivamente sarà difficile vincerle tutte. Approfitto poi di questa occasione per mandare un saluto speciale a tutti i nostri splendidi tifosi, uno ad uno. Spero di poterli andare a salutare sempre a fine partita dopo una vittoria, ma lo farò anche in caso di sconfitta. La loro presenza,anche in trasferta, è uno stimolo in più a far bene.
D)Quali potranno essere le avversarie più temibili in Campionato?
R)Direi l’Ortona ed il Sulmona,sia per la rosa ma soprattutto per la guida tecnica: Di Biccari e Di Felice sono tecnici capaci che sanno dare qualcosa in più alle loro squadre. Ma non sottovaluterei neanche il Delfino Flacco che storicamente si è sempre piazzato in zona play-off.
In bocca al lupo Mister.
A cura di Giustiniano Genovesi   

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