Domanda)Mister, partiamo dalla stretta attualità. Si aspettava
questo inizio di stagione così positivo, primi in classifica dopo 7 giornate e
qualificati al secondo turno di Coppa?
Risposta)La speranza di far
bene l’ho avuta sin dal primo giorno, ma il livello raggiunto è stata una
sorpresa anche per me. La squadra era nuova, cambiata profondamente in molti ruoli.
L’assenza di Di Pasquale (ndr- dovrà operarsi, stagione compromessa per lui),
uomo faro del centrocampo, ha contribuito a complicare le cose. Proprio per favorire
il processo di crescita e di amalgama dei giocatori avevo chiesto al Patron
Santoro di organizzare il più amichevoli possibile in trasferta e con avversari
di qualità in fase di precampionato e sono stato accontentato pienamente. La
squadra è stata costruita con intelligenza ed il lavoro svolto ci sta
premiando.
R)L’anno scorso ero alla guida
della Juniores Nazionale della Vastese, ma ciò non mi ha impedito di seguire le
vicende di mio figlio Michele. Lo vedevo entusiasta dell’esperienza che stava
vivendo, come entusiasta e carico, da quel che osservavo dall’esterno, era
tutto l’ambiente casalese. Il contatto con Santoro è stato quasi inevitabile, è
scattato immediatamente il feeling tra noi e l’accordo per la guida tecnica è
stato raggiunto in 5 minuti. Ho trovato una persona (Santoro) motivata,
competente, presente h24, insomma quanto di meglio un tecnico possa desiderare.
Il progetto è partito in modo intelligente, abbiamo cercato i giocatori giusti
sia sotto il profilo tecnico che caratteriale ed è così che abbiamo costruito
la stragrande maggioranza del gruppo.
D)Qual è, se c’è, il suo modulo di gioco preferito?
R)Parlare di numeri, oggi come
oggi, credo sia riduttivo. Importante è la filosofia di gioco con una squadra
completa in tutte le sue fasi e soprattutto capace di interpretare le varie
partite che sono una diversa dall’altra. Se proprio devo fare una scelta mi
limiterei al modulo con la difesa a quattro, la base su cui poi impostare il
resto dello schieramento. Ampiezza e profondità sono i concetti base, ovvio poi
che con due ali come le nostre (ndr- Luca Galiè e Verri) che sono più
attaccanti che centrocampisti il 4-3-3 risulti il modulo più congeniale. L’obiettivo,
come insegna Guardiola, è muoversi per far muovere l’avversario.
D)Gli ultimi arrivi, Stango e Perdonò, sono andati a completare il
reparto di centrocampo. Giocatori entrambi di sostanza e personalità, ma un po’
troppo fallosi. In poche partite hanno già collezionato insieme un’espulsione e
7 ammonizioni. C’è da preoccuparsi?
R)Direi di no. Sono due ragazzi
che hanno voglia di mettersi in mostra, il loro agonismo è positivo per l’intera
squadra. Avendo giocato per la maggior parte in campionati pugliesi, devono
solo prendere maggiore confidenza con il metro di direzione arbitrale qui in
Abruzzo che è diverso e più fiscale. Per ovviare a questo aspetto disciplinare
ho suggerito loro di giocare con pochi tocchi in modo da essere più liberi e
togliersi l’assillo dell’avversario addosso.
D)Vogliamo dare uno sguardo ai singoli reparti ?
R)In porta direi che Forlani
non si discute. Della difesa sono molto soddisfatto, tenuto conto che su 4
elementi abbiamo ben 3 fuori quota. La coppia centrale, Triglione e Frangione,
è ben assortita, come esterni abbiamo Di Foglio (attualmente ai box per un
affaticamento muscolare), Della Rocca, Santini e lo stesso Rossi che considero
un giocatore poliedrico in grado di fare sia l’esterno basso che alto. A
centrocampo, in attesa che Perdonò raggiunga la miglior forma, possiamo contare
su una garanzia come Luciano Galiè, voluto fortemente dal sottoscritto, e su
una bella scoperta come Stafa che è stata una scommessa vinta dal Patron
Santoro, senza dimenticare ovviamente Stango. In avanti, oltre a due esterni rapidi
ed incisivi come Luca Galiè (anche lui ai box per infortunio) e Verri, c’è il
duo Rispoli (il terzo infortunato) e Cesario che volendo possono
tranquillamente coesistere dato che Michele è classica punta centrale, mentre
Rispoli (altra scommessa vinta da Santoro) ama più svariare.
D)Come giudica la prestazione di Natalini e Marchioli partiti
dall’inizio con il Piazzano?
R)Ovvio che debbano ancora
crescere: per il primo (un classe 2000) è normale pagare dazio quando si passa
dagli Allievi ad un Campionato di Promozione, per il secondo credo si tratti
più che altro di autostima, un problema su cui sta lavorando visto che le
qualità tecniche ci sono.
D)Il fatto di essere contemporaneamente padre e allenatore di
Michele le crea problemi?
R)Assolutamente no. Per me è un
giocatore esattamente come tutti gli altri. Forse il problema può essere suo,
visto che per lui l’allenamento continua anche quando per gli altri è finito,
visto che si torna insieme a casa e che continuo ad “istruirlo” pure dopo.
D)Che tipo di stagione sarà e dove potrà arrivare il
Casalbordino?
R)Una stagione molto
equilibrata visto che non ci sono ammazzacampionati come accaduto in passato. Per
poter capire qualcosa di più dovremo aspettare dicembre con la fine del girone
di andata e la contemporanea riapertura del mercato invernale. Tutte le squadre
faranno le loro personali valutazioni, chi si troverà a lottare per le prime
piazze (come pure per le ultime)vorrà rafforzarsi,chi si troverà in posizione
tranquilla magari opererà meno, vedremo numerosi cambi di casacca con nuovi equilibri.
Quanto a noi non mi sento ad oggi di fare previsioni se non garantire il
massimo impegno sino alla fine. Andiamo avanti partita per partita sempre con l’obiettivo
dei 3 punti anche se obiettivamente sarà difficile vincerle tutte. Approfitto
poi di questa occasione per mandare un saluto speciale a tutti i nostri
splendidi tifosi, uno ad uno. Spero di poterli andare a salutare sempre a fine
partita dopo una vittoria, ma lo farò anche in caso di sconfitta. La loro
presenza,anche in trasferta, è uno stimolo in più a far bene.
D)Quali potranno essere le avversarie più temibili in Campionato?
R)Direi l’Ortona ed il
Sulmona,sia per la rosa ma soprattutto per la guida tecnica: Di Biccari e Di
Felice sono tecnici capaci che sanno dare qualcosa in più alle loro squadre. Ma
non sottovaluterei neanche il Delfino Flacco che storicamente si è sempre
piazzato in zona play-off.
In bocca al lupo Mister.
A cura di Giustiniano Genovesi
Nessun commento:
Posta un commento