Sembra nata sotto una cattiva stella questa partita con il Raiano. Dieci giorni fà la prima sospensione (sull'1-0 per gli ospiti) per impraticabilità campo, ieri la seconda sospensione (dopo 15' di gioco e sul 2-0 per noi) sempre per lo stesso motivo. E dire che questa volta la quantità d'acqua piovuta è stata decisamente inferiore a quella del 10 settembre, segno che il terreno di gioco è veramente in condizioni pietose con un drenaggio che manca da diversi anni. Inutile dire come tutti i dirigenti, patron Santoro in testa, siano a dir poco infuriati per questa situazione di abbandono che si trascina ormai da tempo. Questa mattina è previsto un incontro al campo con alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Comunale per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. Se non verranno prese decisioni immediate c'è il rischio che il Casalbordino debba emigrare per disputare le sue gare interne. E' già stato raggiunto un accordo con Scerni per disputare lì sin da domenica prossima l'incontro "casalingo" con il Palombaro (ore 18 l'orario ipotizzato). Quanto allo spezzone di match giocato , questa volta il rammarico per non averlo potuto concludere è nostro visto il doppio vantaggio conseguito prima con il neo acquisto Perdonò con un preciso tiro di controbalzo dal limite e poi con un rigore trasformato da Cesario per fallo su Verri. Tutto inutile, ancora una volta (la terza) Casalbordino e Raiano dovranno riverdersi per rigiocare questo match: data e sede(?) in altomare. (a cura di G. Genovesi)
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